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Capitolo 24 Gli organi di senso 0
Vista Olfatto  Gusto Tatto Udito gli  ORGANI DI SENSO  ricevono  INFORMAZIONI sul MONDO ESTERNO Cervello Cavità nasale
[object Object],[object Object],[object Object],La recezione sensoriale 0 Figura 24.1 Sensazione  = impressione soggettiva,  immediata e semplice  che corrisponde a una determinata intensità dello stimolo fisico.  Percezione   =  l’organizzazione  immediata,  dinamica e significativa  delle informazioni sensoriali, corrispondenti a una data configurazione di stimoli, delimitata nello spazio e nel tempo; in altri termini, l’impressione diretta e immediata della presenza di determinate forme della realtà ambientale.
La percezione ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],La percezione, non è una risposta passiva e frammentata, ma  un’organizzazione immediata, dinamica dei dati sensibili della realtà.  Essa conduce a segmentare il flusso continuo dell’esperienza in unità distinte (singoli oggetti, frasi, suoni, ecc.) con le loro proprietà e relazioni immediatamente evidenti.
Le  percezioni  vengono  « costruite »  dall’encefalo quando esso  analizza le sensazioni e le integra con altre informazioni ,  formando   un’interpretazione mentale o un’interpretazione consapevole del dato sensoriale .
I recettori Recettori molecolari Recettori cellulari o recettori sensoriali Organi recettoriali
[object Object],[object Object],[object Object],Gli  stimoli  fisici o chimici  provenienti dall’ambiente  devono essere fedelmente  codificati in segnali che i neuroni del sistema nervoso  centrale possano ricevere ed elaborare. Trasduzione del segnale La recezione sensoriale
[object Object],[object Object],0 convertono l’energia degli  stimoli fisici o chimici   in  potenziali d’azione  che  trasmetteranno le caratteristiche qualitative e quantitative degli stimoli stessi al SNC 24.2 I recettori sensoriali Trasduzione del segnale
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],I
per una specifica forma di energia detta anche modalità sensoriale agli stimoli selezionati poiché possono amplificare gli stimoli  che ricevono  I recettori sensoriali sono: Sono i meccanismi molecolari insiti nella membrana del recettore a determinare quale sia lo stimolo adeguato di un recettore.   Proprietà dei recettori sensoriali selettivi Altamente sensibili
Potenziale generatore ,[object Object],[object Object],Il tipo di sensazione dipende dalla via nervosa seguita
(1) (2) (3) soglia = lo stimolo più debole che viene riconosciuto da un sistema,     il minimo di eccitabilità del sistema sensoriale è detto SOGLIA. stimolo Variazioni  della conduttanza di membrana Potenziale  Generatore modulato Potenziale  D’azione Tutto o nulla Trasduzione del segnale
Un neurone sensoriale
I recettori possono essere: ,[object Object],[object Object],➢   1.  Neuroni modificati   ,[object Object],[object Object],➢  2.  Cellule specializzate   (non propriamente nervose) es: organi gustativi
Cellula sensoriale connessa a un neurone afferente
La membrana plasmatica esposta allo stimolo è caratterizzata da un  potenziale di riposo detto : Le  sue variazioni   graduate  possono  dare l’avvio a  dei segnali nervosi in un  neurone sensitivo  sotto forma di potenziali d’azione  tutto-o-nulla.  Questi si propagano lungo l’assone e causano il rilascio di un mediatore che fa nascere, nel neurone successivo,  un potenziale sinaptico graduato  che potrà eventualmente generare un nuovo  pot. d’azione o un treno d’impulsi . Potenziale del recettore
 
Risposte elettrochimiche a stimoli deboli e forti si traducono in variazioni di frequenza di scarica dei potenziali d’azione
[object Object],0 5 4 3 2 1 Figura 24.2A Potenziali d’azione Assenza di zucchero Presenza di zucchero Potenziale d’azione Neurone sensoriale Neurotrasmettitore Potenziale  generatore Recettore  sensoriale Ione  Percorso di trasduzione  del segnale Canali  ionici Membrana  del recettore  sensoriale Molecola di zucchero (stimolo) Lingua Calice gustativo Poro gustativo Molecola  di zucchero Recettori sensoriali Neurone sensoriale mV 
[object Object],0 Recettore  dello zucchero Interneurone  « dello zucchero » Cervello Calice gustativo Interneurone  « del sale » Recettore  del sale Neuroni  sensoriali Assenza  di zucchero Aumento  della dolcezza Assenza di sale Calice gustativo Aumento  della salinità Figura 24.2B In molti casi una cellula recettrice  secerne continuamente neuro trasmettitori  aritmo costante e ciò innesca  un flusso continuo di potenziali d’azione nel neurone sensoriale
Tutte le vie sensoriali salvo quella olfattiva passano per il  talamo Le vie dell’equilibrio proiettano al cervelletto
Corteccia  somatosensoriale  posteriore alla scissura di Rolando
 
[object Object],[object Object],[object Object],0
adattamento ,[object Object],I recettori del dolore o quelli legati alle funzioni dell’equilibrio  non si adattano o si adattano molto lentamente Caratteristiche adattative del recettore Dispositivi di filtro e di modulazione  della soglia di eccitazione dei recettori presenti nel SNC ,[object Object],[object Object],[object Object]
Clasificazione dei recettori ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
I recettori in base alla loro localizzazione  i recettori possono essere distinti in: Esterocettori Raccolgono stimoli provenienti dall’ambiente esterno.  Essi sono quindi localizzati sulla superficie dell’organismo Enterocettori Raccolgono stimoli provenienti dall’ambiente interno e sono quindi localizzati in profondità.
Gli   enterocettori  si distinguono in: viscerocettor i:  raccolgono stimoli dai visceri per coordinare la vita vegetativa e quindi i processi omeostatici recettori dell’equilibrio : raccolgono informazioni sulla posizione e sui movimenti di tutto il corpo propiocettori : raccolgono informazioni sulle  posizioni relative e i movimenti dei vari muscoli
Gli  esterocettori   sono tradizionalmente classificati in recettori per la  vista, l’udito, il tatto, l’olfatto ,  il gusto ,  ma esistono anche sensazioni non note all’uomo .  I  serpenti   sono capaci di rilevare il calore (sotto forma di radiazioni nell’ infrarosso ) emesso da altri animali e possono utilizzare questa informazione per localizzare le prede. Alcuni  pesci  utilizzano  segnali elettrici  a frequenza molto bassa per comunicare nell’acqua torbida. Ciò permette loro di localizzare i propri simili.  Alcuni animali sembra che possano percepire il  campo magnetico  terrestre ed utilizzarlo per l’orientamento. esempi
Ogni stimolo, proveniente dall’ambiente interno o esterno e percepito dall’organismo, possiede una certa quantità di energia. in base alla  forma di energia  alla quale sono  selettivamente sensibili  i recettori sono classificati  in:  ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Sono detti:  Quando sono stimolati da molecole
I recettori sensoriali cutanei comprendono tutti i tipi di recettori I Muscoli scheletrici contengono Recettori da stiramento e nocicettori (dolore) Le articolazioni e i visceri sono innervati da meccanocettori e nocicettori Sistemi sensoriali Speciali Visivo Olfattivo Uditivo Gustativo Vestibolare Termocettori Sistema sensoriale generale o Somatoviscerale Meccanocettori Nocicettori Organi sensoriali specifici a livello cefalico connessi con appropriati sistemi nervosi cerebrali
[object Object],[object Object],0 Calore Tocco  leggero Dolore Freddo Pelo Tocco  leggero Epidermide Derma Nervo Tessuto  connettivo Movimento  del pelo Pressione  forte Figura 24.3A
 
sensazione del  tatto  stimoli  lievi  solo durante il movimento della pelle  pressione alta frequenza vibrazioni  rispondono solo a stimoli tattili che variano rapidamente ,  misurano la tensione del derma e sono ancora più sensibili alle  variazioni di tensione .  sono i più semplici, registrano la pressione esercitata sulla cute
[object Object],I corpuscoli di Pacini Funzione primaria:  Percezione delle vibrazioni ad alta frequenza Dendrite
I corpuscoli di Meissner ,[object Object],[object Object],Corpuscoli di Meissner
Terminazioni libere Temperatura Tocco Dolore Plessi di Meissner Sensibilità leggera
I corpuscoli di Krause ,[object Object]
Le  terminazioni di Ruffini ,[object Object],Terminazioni  di Ruffini risiedendo spesso ad una profondità maggiore delle terminazioni di Meissner e di Krause.
termorecettori ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Recettori per il caldo e per il freddo sono  terminazioni nervose libere nella cute   che microscopicamente non si distinguono dai recettori per il dolore.
[object Object],[object Object],[object Object],0 hanno terminazioni libere.
Nocicettori ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],4 categorie di nocicettori ,[object Object],[object Object],[object Object],L’acido acetilsalicilico  e l’ ibuprofene  riducono il dolore inibendo la sintesi delle prostaglandine
[object Object],[object Object],[object Object],0
 
 
 
 
[object Object],[object Object],0 Figura 24.3B Filamenti del recettore Neurotrasmettitori  presso una sinapsi Neurone  sensoriale Potenziali  d’azione Potenziali  d’azione Più neurotrasmettitori Meno neurotrasmettitori 2 Fluido in movimento in una direzione 3 Fluido in movimento in un’altra direzione Recettore a riposo 1
Fusi Neuromuscolari ed Organo Tendineo del Golgi ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Neuroni Motori   Terminazioni Sensoriali Motoria Sensoria Motoria Muscolo Recettotri di tensione Organo tendineo del Golgi Tendine Muscolo Fibra nervosa sensoria
 
Fuso neuromuscolare ,[object Object],[object Object]
è costituito da un fascetto (8-12) di fibrocellule muscolari striate avvolte da una capsula connettivale. E' disposto parallelamente alle altre fibrocellule del muscolo (extrafusali). Nella regione centrale presenta un rigonfiamento, dove si avvolge la terminazione di una grossa fibra afferente (di gruppo I "TERMINAZIONE ANULO-SPIRALE“) sensibile allo stiramento del fuso (e quindi del muscolo che lo contiene). Altre fibre afferenti (di gruppo II) partono da regioni più periferiche rispetto al rigonfiamento equatoriale e le loro terminazioni sono ancora tensocettori.  Le fibre intrafusali sono innervate da piccoli assoni motori, provenienti da motoneuroni che si trovano nelle radici anteriori del midollo spinale. fuso neuromuscolare
Gli organi tendinei del Golgi ,[object Object],[object Object],Avverte il sistema nervoso centrale dell’entità delle forze sviluppate dalla contrazione muscolare che, in caso di contrazione eccessiva provvede a far rilassare il muscolo
 
Cellule meccanocettrici con apice ciliato: l’organo della linea laterale ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
neuromasto ,[object Object],[object Object],I neuromasti sono accolti in canalicoli presenti nello spessore del tegumento o in fossette,  a volte (nei nuotatori lenti) sono completamente esposti in superficie
 
[object Object],[object Object],0 Figura 24.3C SEM 80 
chemiorecettori ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Cellule con aree specializzate della membrana plasmatica in grado di reagire stericamente con alcune molecole innescando potenziali d’azione Gli  osmocettori  del cervello captano la soluti e stimolano la sensazione di sete
 
[object Object],[object Object],0 Occhio Recettore  per gli  infrarossi Figura 24.3D
Le onde elettromagnetiche La maggior parte degli organismi ha recettori per le onde elettromagnetiche comprese nell’intervallo di frequenza della luce
Ma c’è anche chi “vede” nell’ InfraRosso la locusta
anche loro vedono? fototassi euglena fototropismo fagiolo
Vista Come è che vediamo?
la luce
la luce
uniformità dello stimolo visivo stimolo acustico 700 nm 430 THz 300 nm 1000 THz 20 kHz 20 Hz uomo 50 kHz ~ 20 Hz cane 100 kHz ~20 Hz pipistrello
Il senso della vista ,[object Object],[object Object],0 Figura 24.4A Cellule fotorecettrici sono inframezzate a cellule pigmentate Macchie oculari
la filogenetica dell’occhio
[object Object],[object Object],[object Object],0 Figure 24.4B, C
Ogni  ommatidio è formato da (dall'esterno all'interno): la  cornea , il  cristallino , la  retinula .   La  retinula  è composta da 4-8 cellule sensoriali e da un asse centrale a forma di bastoncello, detto  rabdoma , composto dalle terminazioni nervose.  La  cornea  è una lente; immediatamente sotto è presente un corpo rifrangente, il  cristallino , in genere composto da quattro cellule.  Nel rabdoma si concentra il recettore chimico  ( retinene ).
[object Object],[object Object],0 Figura 24.5 Sclera Corpo ciliare Legamento Cornea Iride Pupilla Umore acqueo Lenti Umore vitreo Coroide Retina Fovea (centro del campo visivo) Nervo ottico Arteria e vena Punto cieco
l’occhio La  sclera  è il tessuto connettivo biancastro che avvolge interamente l' occhio; é la parte bianca visibile dell'occhio, quella che circonda l' iride  La  coroide  contiene la rete dei vasi sanguigni La sclera, anteriormente, diventa trasparente e, forma, una lente convessa che si chiama  cornea L’humor acqueous è un liquido L’humor vitreous è una gelatina La parte anteriore della coroide, si differenzia in  corpo ciliare  e  iride  che ha un foro di diametro variabile,  detto pupilla La  retina  è un multistrato di cellule del sistema nervoso, che alla fine formano il nervo ottico  L’epitelio pigmentato è uno strato di cellule contenenti melanina che cattura i fotoni non assorbiti dalla retina
La sclera L a sclera è un guscio biancastro che avvolge interamente l’occhio;  la sua parte anteriore è la parte bianca che si vede guardando un occhio. Sulla sclera si attaccano i muscoli che muovono l’occhio.  L a sclera ha il compito di mantenere la forma del bulbo e di proteggere le altre strutture in esso contenuto.
cornea ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
L’iride L ’iride è la parte anteriore della coroide, è  colorata; il colore è dovuto alla presenza di  pigmenti molto abbondanti negli occhi scuri e scarsi negli occhi di colore chiaro.   Al suo centro si trova un foro circolare chiamato  pupilla .  L’iride è una struttura ricca di vasi sanguigni.
Il cristallino I l cristallino è una lente contenuta nell'occhio e situata subito dietro l'iride. Il cristallino è di forma biconvessa ed è avvolto da una sottile capsula I l cristallino è una lente fondamentale per la messa a fuoco delle immagini sulla retina.
La pupilla La pupilla è un piccolo foro circolare che è situato al centro dell’iride.  Quando c’è molta luce, la pupilla si restringe per non far abbagliare la retina mentre al buio si dilata al massimo per cercare di far entrare dentro l’occhio la poca luce presente.   Pupilla Iride
Umore acqueo Fisiologia E'  un liquido, incolore, simile al plasma sanguigno, contenuto fra la cornea e il cristallino all’interno della parte anteriore dell’occhio.   Secreto dal  corpo ciliare , fornisce sostanze nutritive e ossigeno al cristallino, all’iride e alla cornea asportando sostanze di rifiuto mantiene, grazie alla pressione da esso esercitata, la forma del bulbo oculare.
L’angolo camerulare L ’angolo camerulare è compreso tra la cornea e l’iride.   Nel punto in cui la cornea si unisce all’iride, si viene a delimitare l’angololo camerulare. Nell’angolo sono contenute le strutture che consentono l’assorbimento dell’umor acqueo. L’ostruzione di questi dotti può  causare  il glaucoma, l’aumento della pressione intraoculare può condurre a cecità
umore vitreo I l vitreo è una gelatina trasparente contenuta all’interno dell’occhio e si trova subito dietro al cristallino.   I l vitreo ha la funzione di mantenere la forma di bulbo e di trasmettere in maniera completa la luce.
La coroide L a coroide è uno strato dell’occhio che si trova tra la retina e la sclera. E' costituita da una fittissima rete di vasi sanguigni in diretta continuità con l’iride.   L’insieme di iride e coroide si chiama  uvea.   L a coroide ha il compito di portare il nutrimento a parte della retina; inoltre svolge importanti funzioni di difesa dell’occhio.
vascolarizzazione
congiuntiva L a congiuntiva ha la funzione di mantenere umidificato l’esterno dell’occhio e di difenderlo sia dai microrganismi sia da sostanze e oggetti estranei all’occhio.   È una membrana che riveste la parte interna delle palpebre e si ripiega sulla sclera, ma non sulla cornea Una  ghiandola lacrimale,  posta sopra l’occhio secerne una soluzione salina che  diffonde intorno al globo oculare e poi passa nei dotti che portano alle cavità nasali
I muscoli dell’occhio Occhio sinistro Occhio destro Retto superiore : verso l’alto Retto inferiore : verso il basso Retto interno : verso il naso Retto esterno : verso l’esterno Obliquo superiore : torsione verso il basso Obliquo inferiore : torsione verso l’alto     C iascun muscolo sposta l’occhio in una specifica direzione:
l’occhio fotografico
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],0 Figura 24.6 Muscolo ciliare contratto Legamento allentato Coroide Retina Cristallino Luce proveniente da un oggetto vicino (raggi divergenti) Visione da vicino (accomodamento) Muscolo ciliare rilassato Legamento contratto Luce proveniente da un oggetto distante (raggi paralleli) Visione da lontano
Le dimensioni dell’occhio le lenti
le lenti dell’occhio cornea ~40 diottrie Cristallino  ~20 diottrie Diottria = 1/distanza focale La  diottria  è l'unità di misura del potere di rifrazione di un sistema ottico ([m -1 ]).  Per l'occhio umano, la distanza focale è circa  f norm  = 17 mm
messa a fuoco I raggi provenienti da oggetti lontani sono quasi paralleli e non necessitano di grande rifrazione per essere focalizzati I raggi provenienti da oggetti vicini divergono e necessitano di maggior rifrazione per essere focalizzati muscoli ciliari rilassati muscoli ciliari contratti presbiopia e vecchiaia Il muscolo ciliare è controllato dal sistema  parasimpatico. Quando si ha stimolazione parasimpatica il muscolo ciliare si contrae, i legamenti si detendono e il cristallino diviene più sferico aumentando il suo potere diottrico e mettendo a fuoco gli oggetti più vicini.
 
COLLEGAMENTI ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],0
[object Object],0 Forma normale  del globo oculare Punto  focale Cristallino Retina Lente  correttiva  divergente Punto  focale Forma normale  del globo  oculare Punto  focale Lente correttiva  convergente Punto  focale Figure 24.7A, B Retina
 
 
 
difetti & occhiali presbite miope ipermetrope astigmatico
 
 
La retina L a retina è un tessuto nervoso contenuto all’interno dell’occhio, una sottile membrana di colore rosso-arancio. L’immagine viene catturata da particolari cellule nervose chiamate fotorecettori. La retina trasduce  le immagini da inviare al cervello.
L’occhio osservato all’oftalmoscopio … e  nelle fotografie! nervo ottico Fovea  e macula  più ricca di coni
La macula ha un colore bruno-giallastro a causa del riflesso della  xantofilla , un particolare pigmento contenuto in abbondanza nei coni che ha una funzione di filtro per le radiazioni luminose di bassa lunghezza d’onda. macula Al centro della retina si trova una piccola area di forma ovalare, di colore rossastro e priva di vasi sanguigni detta  fovea . La parte di retina che comprende la fovea e si estende con un diametro di 3 mm rispetto ad essa è chiamata  macula
La retina Contiene 6 milioni di   coni  responsabili della visione  a colori   E125 milioni di  bastoncelli  responsabili della visione in  bianco e nero.  I coni e i bastoncelli sono quindi i fotorecettori che, una volta depolarizzati veicolano l’informazione ad una serie di  neuroni bipolari  che formano sinapsi con i neuroni che formano il  nervo ottico   ->   fino alla corteccia cerebrale. ,[object Object]
[object Object],[object Object]
Dal centro del nervo ottico partano i vasi sanguigni principali della retina, Punto cieco
ma, in realtà, cos’è che “vede”? un pigmento fitocromo rodopsina
[object Object],0 Figura 24.8A ,[object Object],[object Object],Corpo cellulare Bastoncello Cono Membrane discoidali  contenenti pigmenti visivi Terminazioni sinaptiche
Coni  e  bastoncelli ,[object Object],Sono strutturalmente molto simili e si compongono di: ➢  segmento esterno : dischi che portano il pigmento visivo ➢  soma:  con nucleo, mitocondri, reticolo endoplasmico, Golgi etc. ➢ segmento interno : terminale sinaptico in contatto con le cellule bipolari. Segmento esterno soma segmento interno
[object Object],0 Figura 24.8B Cono Bastoncello Fotorecettori Neuroni Retina Fibre  del nervo  ottico Nervo ottico Retina
pixel I coni sono maggiormente concentrati nella fovea
 
Nel bastoncello lo stimolo Luminoso causa la  Depolarizzazione della membrana
Coni e bastonceli      I fotopigmenti sono molecole piccole legate alle molecole  delle membrane dei segmenti esterni dei fotorecettori.  ·   Per aumentare le superfici, la membrana è invaginata a formare dischi .  ·   Un fotone causa una catena di eventi biochimici Il pigmento visivo dei  bastoncelli  prende il nome di rodopsina.  Nei  coni  esistono tre diversi tipi di  fotopsine  che hanno caratteristiche simili alla rodopsina, ma una diversa sensibilità per le radiazioni dello spettro.
Pag. 73  del libro di organica Parte proteica impulso La rodopsina è formata da: una parte proteica detta  opsina un gruppo cromoforo detto   retinale  (aldeide della vitaminaA)  nella conformazione  11- cis  al buio   e  all-trans  sotto stimolazione luminosa.
 
Reazione fotochimica
 
Il nervo ottico I l nervo ottico  è costituito dal prolungamento delle cellule nervose della retina. Il nervo ottico è lungo circa 51 mm ed è formato da circa 1.5 milioni di fibre nervose Chiasma ottico
 
Incavi o sporgenze?
in una buia notte… quando, sotto un albero, si distinguono i contorni delle fogle…. ogni bastoncello illuminato cattura  un  fotone ogni  85 min
Il senso dell’udito e l’equilibrio Uno ha funzioni uditive L’altro è l’organo dell’equilibrio L’orecchio umano comprende  due organi diversi
L’udito Le onde sonore sono onde alternate di pressione con picchi dove l’aria è compressa e valli dove l’aria è rarefatta  24.9 Nell’orecchio le onde sonore vengono amplificate e trasformate in impulsi nervosi
L’anatomia dell’orecchio l’orecchio umano si divide in: Orecchio esterno Orecchio medio Orecchio interno
orecchio esterno
0 Figura 24.9A ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Orecchio esterno Orecchio interno Padiglione  auricolare Condotto  uditivo Tromba di Eustachio Orecchio medio Timpano
[object Object],0 Figura 24.9B Staffa Ossa del cranio Canali semicircolari  (mantenimento dell’equilibrio) Nervo acustico,  diretto al cervello Incudine Martello Timpano Finestra ovale  (dietro la staffa) Tromba di Eustachio Coclea
L’orecchio medio, per mezzo del sistema di ossicini,  amplifica le vibrazioni impresse al timpano le vibrazioni passano poi attraverso  la finestra ovale   nell’ orecchio interno . La  finestra ovale  è un foro nel cranio rivestito  da una membrana tromba di Eustachio
la  Tromba d’Eustachio  collega l’orecchio medio con il naso. E’ un canale che ha due ingressi, uno nel cavo del timpano (sempre aperto) e l’altro nel rinofaringe (si apre ogni volta che deglutiamo o sbadigliamo). Il suo compito è di garantire che la pressione dell’ aria nell’orecchio medio sia uguale alla pressione dell’aria nell’ambiente esterno. L’equilibrio pressorio permette al timpano di vibrare liberamente.
L’orecchio interno ,[object Object],[object Object],uno di questi canali:  la coclea , è un lungo tubo avvolto a spirale che contiene il vero organo dell’udito Staffa Ossa del cranio Canali semicircolari  (mantenimento dell’equilibrio) Nervo acustico,  diretto al cervello Incudine Martello Timpano Finestra ovale  (dietro la staffa) Tromba di Eustachio Coclea
orecchio interno Finestra ovale   da l’avvio alla trasmissione dell’onda nella rampa vestibolare Finestra rotonda  ⇦   scarica la trasmissione dellonda dalla rampa timpanica all’orecchio medio
[object Object],[object Object]
finestra ovale
La sezione trasversale della coclea mostra che al suo interno si trovano 3 canali pieni di liquido: Il dotto vestibolare superiore Il dotto timpanico inferiore Il dotto cocleare mediano
coclea Totalmente membranosa membranosa Lamina spirale  ossea Membrana tettoria Organo del Corti scala vestibuli scala timpanica scala media membrana di Reissner membrana basilare
canale mediano perilinfa perilinfa endolinfa membrana di Reissner membrana basilare membrana tettoria
organo del Corti Alfonso, 1822-1876 cellule ciliate membrana tettoria
nel canale mediano è situato l’organo del Corti  una lunga e sottile spirale L’organo del Corti è un meccanorecettore formato da: ,[object Object],2. una serie di cellule ciliate inserite in una membrana basilare 3. una membrana tettoria
[object Object],0 Figure 24.9C, D Canale  mediano Osso  Canale  superiore Nervo  acustico Organo del Corti Canale  inferiore Cellule ciliate Membrana tettoria Neuroni  sensoriali Al nervo acustico Membrana basilare Sezione trasversale  della coclea
L’organo del Corti Le vibrazioni della membrana basilare  fanno avvicinale e allontanare dalla membrana tettoria le estensioni delle cellule ciliate
[object Object],[object Object],[object Object],Mentre attraversa il canale superiore, l’onda di  compressione preme verso il basso il canale mediano facendo vibrare la membrana basilare
La trasduzione nelle cellule cigliate Quando queste estensioni si piegano si aprono i canali ionici del K +   I K+ entrano nella cellula che che sviluppa un potenziale generatore e libera  un maggior numero di neurotrasmettitori nella sinapsi con il neurone sensoriale
 
Le caratteristiche fisiche della  membrana basilare  permettono la  discriminazione delle frequenze sonore L’estremità vicino alla finestra ovale è stretta e rigida L’estremità vicino all’apice è più larga e  flessibile La regione che vibra con più forza trasmette più potenziali d’azione al cervello
[object Object],0 La percezione del volume e del tono dei suoni ,[object Object]
tonalità del suono nell’uomo: 20-20,000 Hz nel cane: fino a 50 kHz nel pipistrello: fino a 100 kHz intervallo di udibilità alte frequenze toni alti basse frequenze toni bassi
[object Object],[object Object],0 Figura 24.9D Condotto  uditivo Padiglione  auricolare Timpano Martello,  incudine e staffa Finestra  ovale Canali cocleari superiore e mediano inferiore Amplificazione  nell’orecchio  medio Organo  di Corti  stimolato Tempo Una  vibrazione Ampiezza Orecchio esterno Orecchio medio Orecchio interno Compressione
Il nervo acustico (ottavo nervo cranico) porta il messaggio sonoro fino al cervello, dove il suono viene interpretato e capito.
Cause della sordità ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],0
[object Object],0 Figura 24.10 Canali  semicircolari Nervo Coclea Orticolo Sacculo Flusso del liquido Cupola Flusso del liquido Cupola Ciglia Cellula ciliata Fibre nervose Direzione del movimento del corpo
apparato vestibolare ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
 
Un rigonfiamento alla base di ogni canale semicircolare contiene  cellule recettrici le cui estroflessioni  sono  immerse in una cupola gelatinosa
 
 
 
 
Otricolo e sacculo
 
 
 
 
COLLEGAMENTI ,[object Object],[object Object],0
Il problema dei sensi chimici ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
La soluzione ,[object Object],[object Object]
Odori sociali ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Cosa e’ un odore? ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Il senso dell’olfatto e del gusto ,[object Object],[object Object],0 Potenziali d’azione Bulbo olfattivo Osso Cellula epiteliale Cellula chemiocettrice Ciglia Muco Cervello Cavità nasale Figura 24.12
Anatomia del sistema olfattivo ,[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],0
olfatto ,[object Object],[object Object],I recettori sono le terminazioni dendritiche di neuroni  che finiscono direttamente nei bulbi olfattivi del telencefalo (rinencefalo)
Epitelio olfattivo
Ciglia modificate immobili muco Cellule basali
 
 
 
 
Olfatto ,[object Object],[object Object],Neanche il gusto è molto raffinato Il cane è un animale  macrosmatico
Cosa e’ un sapore? ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Il sistema gustativo ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
calice gustativo  o gemma o bottone gustativo I calici gustativi sono strutture ovoidali annidate nell'epitelio pavimentoso pluristratificato della lingua formati da:  cellule basali,  di sostegno  e sensoriali. bottone gustativo
Gemma gustativa ,[object Object]
Cellule gustative  in viola.   In rosa le cellule di supporto Le  gemme gustative  contengono  sino a 150 cellule recettrici  in associazione con  cellule di sostegno e basali  che ricambiano in continuazione le cellule recettrici;  le membrane apicali delle cellule recettrici possiedono  microvilli  che sporgono in un  poro gustativo  dove entrano in contatto con la saliva
Cellula gustativa
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],•  4) liberazione di un neurotrasmettitore eccitatorio •   5) comparsa di un potenziale generatore nella fibra afferente primaria •   6) scarica di impulsi nervosi nelle fibre afferenti primarie dirette al SNC
 
[object Object],[object Object],[object Object],0
Modalita’ gustative ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Vie gustative centrali ,[object Object],[object Object]
 
COLLEGAMENTI ,[object Object],[object Object],[object Object],0
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],0 Figura 24.14

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5 c 2009 organi di senso cap24

  • 1. Capitolo 24 Gli organi di senso 0
  • 2. Vista Olfatto Gusto Tatto Udito gli ORGANI DI SENSO ricevono INFORMAZIONI sul MONDO ESTERNO Cervello Cavità nasale
  • 3.
  • 4.
  • 5. Le percezioni vengono « costruite » dall’encefalo quando esso analizza le sensazioni e le integra con altre informazioni , formando un’interpretazione mentale o un’interpretazione consapevole del dato sensoriale .
  • 6. I recettori Recettori molecolari Recettori cellulari o recettori sensoriali Organi recettoriali
  • 7.
  • 8.
  • 9.
  • 10. per una specifica forma di energia detta anche modalità sensoriale agli stimoli selezionati poiché possono amplificare gli stimoli che ricevono I recettori sensoriali sono: Sono i meccanismi molecolari insiti nella membrana del recettore a determinare quale sia lo stimolo adeguato di un recettore. Proprietà dei recettori sensoriali selettivi Altamente sensibili
  • 11.
  • 12. (1) (2) (3) soglia = lo stimolo più debole che viene riconosciuto da un sistema,  il minimo di eccitabilità del sistema sensoriale è detto SOGLIA. stimolo Variazioni della conduttanza di membrana Potenziale Generatore modulato Potenziale D’azione Tutto o nulla Trasduzione del segnale
  • 14.
  • 15. Cellula sensoriale connessa a un neurone afferente
  • 16. La membrana plasmatica esposta allo stimolo è caratterizzata da un potenziale di riposo detto : Le sue variazioni graduate possono dare l’avvio a dei segnali nervosi in un neurone sensitivo sotto forma di potenziali d’azione tutto-o-nulla. Questi si propagano lungo l’assone e causano il rilascio di un mediatore che fa nascere, nel neurone successivo, un potenziale sinaptico graduato che potrà eventualmente generare un nuovo pot. d’azione o un treno d’impulsi . Potenziale del recettore
  • 17.  
  • 18. Risposte elettrochimiche a stimoli deboli e forti si traducono in variazioni di frequenza di scarica dei potenziali d’azione
  • 19.
  • 20.
  • 21. Tutte le vie sensoriali salvo quella olfattiva passano per il talamo Le vie dell’equilibrio proiettano al cervelletto
  • 22. Corteccia somatosensoriale posteriore alla scissura di Rolando
  • 23.  
  • 24.
  • 25.
  • 26.
  • 27. I recettori in base alla loro localizzazione i recettori possono essere distinti in: Esterocettori Raccolgono stimoli provenienti dall’ambiente esterno. Essi sono quindi localizzati sulla superficie dell’organismo Enterocettori Raccolgono stimoli provenienti dall’ambiente interno e sono quindi localizzati in profondità.
  • 28. Gli enterocettori si distinguono in: viscerocettor i: raccolgono stimoli dai visceri per coordinare la vita vegetativa e quindi i processi omeostatici recettori dell’equilibrio : raccolgono informazioni sulla posizione e sui movimenti di tutto il corpo propiocettori : raccolgono informazioni sulle posizioni relative e i movimenti dei vari muscoli
  • 29. Gli esterocettori sono tradizionalmente classificati in recettori per la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto , il gusto , ma esistono anche sensazioni non note all’uomo . I serpenti sono capaci di rilevare il calore (sotto forma di radiazioni nell’ infrarosso ) emesso da altri animali e possono utilizzare questa informazione per localizzare le prede. Alcuni pesci utilizzano segnali elettrici a frequenza molto bassa per comunicare nell’acqua torbida. Ciò permette loro di localizzare i propri simili. Alcuni animali sembra che possano percepire il campo magnetico terrestre ed utilizzarlo per l’orientamento. esempi
  • 30.
  • 31. I recettori sensoriali cutanei comprendono tutti i tipi di recettori I Muscoli scheletrici contengono Recettori da stiramento e nocicettori (dolore) Le articolazioni e i visceri sono innervati da meccanocettori e nocicettori Sistemi sensoriali Speciali Visivo Olfattivo Uditivo Gustativo Vestibolare Termocettori Sistema sensoriale generale o Somatoviscerale Meccanocettori Nocicettori Organi sensoriali specifici a livello cefalico connessi con appropriati sistemi nervosi cerebrali
  • 32.
  • 33.  
  • 34. sensazione del tatto stimoli lievi solo durante il movimento della pelle pressione alta frequenza vibrazioni rispondono solo a stimoli tattili che variano rapidamente , misurano la tensione del derma e sono ancora più sensibili alle variazioni di tensione . sono i più semplici, registrano la pressione esercitata sulla cute
  • 35.
  • 36.
  • 37. Terminazioni libere Temperatura Tocco Dolore Plessi di Meissner Sensibilità leggera
  • 38.
  • 39.
  • 40.
  • 41.
  • 42.
  • 43.
  • 44.  
  • 45.  
  • 46.  
  • 47.  
  • 48.
  • 49.
  • 50.  
  • 51.
  • 52. è costituito da un fascetto (8-12) di fibrocellule muscolari striate avvolte da una capsula connettivale. E' disposto parallelamente alle altre fibrocellule del muscolo (extrafusali). Nella regione centrale presenta un rigonfiamento, dove si avvolge la terminazione di una grossa fibra afferente (di gruppo I "TERMINAZIONE ANULO-SPIRALE“) sensibile allo stiramento del fuso (e quindi del muscolo che lo contiene). Altre fibre afferenti (di gruppo II) partono da regioni più periferiche rispetto al rigonfiamento equatoriale e le loro terminazioni sono ancora tensocettori. Le fibre intrafusali sono innervate da piccoli assoni motori, provenienti da motoneuroni che si trovano nelle radici anteriori del midollo spinale. fuso neuromuscolare
  • 53.
  • 54.  
  • 55.
  • 56.
  • 57.  
  • 58.
  • 59.
  • 60.  
  • 61.
  • 62. Le onde elettromagnetiche La maggior parte degli organismi ha recettori per le onde elettromagnetiche comprese nell’intervallo di frequenza della luce
  • 63. Ma c’è anche chi “vede” nell’ InfraRosso la locusta
  • 64. anche loro vedono? fototassi euglena fototropismo fagiolo
  • 65. Vista Come è che vediamo?
  • 68. uniformità dello stimolo visivo stimolo acustico 700 nm 430 THz 300 nm 1000 THz 20 kHz 20 Hz uomo 50 kHz ~ 20 Hz cane 100 kHz ~20 Hz pipistrello
  • 69.
  • 71.
  • 72. Ogni ommatidio è formato da (dall'esterno all'interno): la cornea , il cristallino , la retinula . La retinula è composta da 4-8 cellule sensoriali e da un asse centrale a forma di bastoncello, detto rabdoma , composto dalle terminazioni nervose. La cornea è una lente; immediatamente sotto è presente un corpo rifrangente, il cristallino , in genere composto da quattro cellule. Nel rabdoma si concentra il recettore chimico ( retinene ).
  • 73.
  • 74. l’occhio La sclera è il tessuto connettivo biancastro che avvolge interamente l' occhio; é la parte bianca visibile dell'occhio, quella che circonda l' iride La coroide contiene la rete dei vasi sanguigni La sclera, anteriormente, diventa trasparente e, forma, una lente convessa che si chiama cornea L’humor acqueous è un liquido L’humor vitreous è una gelatina La parte anteriore della coroide, si differenzia in corpo ciliare e iride che ha un foro di diametro variabile, detto pupilla La retina è un multistrato di cellule del sistema nervoso, che alla fine formano il nervo ottico L’epitelio pigmentato è uno strato di cellule contenenti melanina che cattura i fotoni non assorbiti dalla retina
  • 75. La sclera L a sclera è un guscio biancastro che avvolge interamente l’occhio; la sua parte anteriore è la parte bianca che si vede guardando un occhio. Sulla sclera si attaccano i muscoli che muovono l’occhio. L a sclera ha il compito di mantenere la forma del bulbo e di proteggere le altre strutture in esso contenuto.
  • 76.
  • 77. L’iride L ’iride è la parte anteriore della coroide, è colorata; il colore è dovuto alla presenza di pigmenti molto abbondanti negli occhi scuri e scarsi negli occhi di colore chiaro. Al suo centro si trova un foro circolare chiamato pupilla . L’iride è una struttura ricca di vasi sanguigni.
  • 78. Il cristallino I l cristallino è una lente contenuta nell'occhio e situata subito dietro l'iride. Il cristallino è di forma biconvessa ed è avvolto da una sottile capsula I l cristallino è una lente fondamentale per la messa a fuoco delle immagini sulla retina.
  • 79. La pupilla La pupilla è un piccolo foro circolare che è situato al centro dell’iride. Quando c’è molta luce, la pupilla si restringe per non far abbagliare la retina mentre al buio si dilata al massimo per cercare di far entrare dentro l’occhio la poca luce presente. Pupilla Iride
  • 80. Umore acqueo Fisiologia E' un liquido, incolore, simile al plasma sanguigno, contenuto fra la cornea e il cristallino all’interno della parte anteriore dell’occhio. Secreto dal corpo ciliare , fornisce sostanze nutritive e ossigeno al cristallino, all’iride e alla cornea asportando sostanze di rifiuto mantiene, grazie alla pressione da esso esercitata, la forma del bulbo oculare.
  • 81. L’angolo camerulare L ’angolo camerulare è compreso tra la cornea e l’iride. Nel punto in cui la cornea si unisce all’iride, si viene a delimitare l’angololo camerulare. Nell’angolo sono contenute le strutture che consentono l’assorbimento dell’umor acqueo. L’ostruzione di questi dotti può causare il glaucoma, l’aumento della pressione intraoculare può condurre a cecità
  • 82. umore vitreo I l vitreo è una gelatina trasparente contenuta all’interno dell’occhio e si trova subito dietro al cristallino. I l vitreo ha la funzione di mantenere la forma di bulbo e di trasmettere in maniera completa la luce.
  • 83. La coroide L a coroide è uno strato dell’occhio che si trova tra la retina e la sclera. E' costituita da una fittissima rete di vasi sanguigni in diretta continuità con l’iride. L’insieme di iride e coroide si chiama uvea. L a coroide ha il compito di portare il nutrimento a parte della retina; inoltre svolge importanti funzioni di difesa dell’occhio.
  • 85. congiuntiva L a congiuntiva ha la funzione di mantenere umidificato l’esterno dell’occhio e di difenderlo sia dai microrganismi sia da sostanze e oggetti estranei all’occhio. È una membrana che riveste la parte interna delle palpebre e si ripiega sulla sclera, ma non sulla cornea Una ghiandola lacrimale, posta sopra l’occhio secerne una soluzione salina che diffonde intorno al globo oculare e poi passa nei dotti che portano alle cavità nasali
  • 86. I muscoli dell’occhio Occhio sinistro Occhio destro Retto superiore : verso l’alto Retto inferiore : verso il basso Retto interno : verso il naso Retto esterno : verso l’esterno Obliquo superiore : torsione verso il basso Obliquo inferiore : torsione verso l’alto   C iascun muscolo sposta l’occhio in una specifica direzione:
  • 88.
  • 90. le lenti dell’occhio cornea ~40 diottrie Cristallino ~20 diottrie Diottria = 1/distanza focale La diottria è l'unità di misura del potere di rifrazione di un sistema ottico ([m -1 ]). Per l'occhio umano, la distanza focale è circa f norm = 17 mm
  • 91. messa a fuoco I raggi provenienti da oggetti lontani sono quasi paralleli e non necessitano di grande rifrazione per essere focalizzati I raggi provenienti da oggetti vicini divergono e necessitano di maggior rifrazione per essere focalizzati muscoli ciliari rilassati muscoli ciliari contratti presbiopia e vecchiaia Il muscolo ciliare è controllato dal sistema parasimpatico. Quando si ha stimolazione parasimpatica il muscolo ciliare si contrae, i legamenti si detendono e il cristallino diviene più sferico aumentando il suo potere diottrico e mettendo a fuoco gli oggetti più vicini.
  • 92.  
  • 93.
  • 94.
  • 95.  
  • 96.  
  • 97.  
  • 98. difetti & occhiali presbite miope ipermetrope astigmatico
  • 99.  
  • 100.  
  • 101. La retina L a retina è un tessuto nervoso contenuto all’interno dell’occhio, una sottile membrana di colore rosso-arancio. L’immagine viene catturata da particolari cellule nervose chiamate fotorecettori. La retina trasduce le immagini da inviare al cervello.
  • 102. L’occhio osservato all’oftalmoscopio … e nelle fotografie! nervo ottico Fovea e macula più ricca di coni
  • 103. La macula ha un colore bruno-giallastro a causa del riflesso della xantofilla , un particolare pigmento contenuto in abbondanza nei coni che ha una funzione di filtro per le radiazioni luminose di bassa lunghezza d’onda. macula Al centro della retina si trova una piccola area di forma ovalare, di colore rossastro e priva di vasi sanguigni detta fovea . La parte di retina che comprende la fovea e si estende con un diametro di 3 mm rispetto ad essa è chiamata macula
  • 104.
  • 105.
  • 106. Dal centro del nervo ottico partano i vasi sanguigni principali della retina, Punto cieco
  • 107. ma, in realtà, cos’è che “vede”? un pigmento fitocromo rodopsina
  • 108.
  • 109.
  • 110.
  • 111. pixel I coni sono maggiormente concentrati nella fovea
  • 112.  
  • 113. Nel bastoncello lo stimolo Luminoso causa la Depolarizzazione della membrana
  • 114. Coni e bastonceli     I fotopigmenti sono molecole piccole legate alle molecole delle membrane dei segmenti esterni dei fotorecettori. ·   Per aumentare le superfici, la membrana è invaginata a formare dischi . ·   Un fotone causa una catena di eventi biochimici Il pigmento visivo dei bastoncelli prende il nome di rodopsina. Nei coni esistono tre diversi tipi di fotopsine che hanno caratteristiche simili alla rodopsina, ma una diversa sensibilità per le radiazioni dello spettro.
  • 115. Pag. 73 del libro di organica Parte proteica impulso La rodopsina è formata da: una parte proteica detta opsina un gruppo cromoforo detto retinale (aldeide della vitaminaA) nella conformazione 11- cis al buio e all-trans sotto stimolazione luminosa.
  • 116.  
  • 118.  
  • 119. Il nervo ottico I l nervo ottico è costituito dal prolungamento delle cellule nervose della retina. Il nervo ottico è lungo circa 51 mm ed è formato da circa 1.5 milioni di fibre nervose Chiasma ottico
  • 120.  
  • 122. in una buia notte… quando, sotto un albero, si distinguono i contorni delle fogle…. ogni bastoncello illuminato cattura un fotone ogni 85 min
  • 123. Il senso dell’udito e l’equilibrio Uno ha funzioni uditive L’altro è l’organo dell’equilibrio L’orecchio umano comprende due organi diversi
  • 124. L’udito Le onde sonore sono onde alternate di pressione con picchi dove l’aria è compressa e valli dove l’aria è rarefatta 24.9 Nell’orecchio le onde sonore vengono amplificate e trasformate in impulsi nervosi
  • 125. L’anatomia dell’orecchio l’orecchio umano si divide in: Orecchio esterno Orecchio medio Orecchio interno
  • 127.
  • 128.
  • 129. L’orecchio medio, per mezzo del sistema di ossicini, amplifica le vibrazioni impresse al timpano le vibrazioni passano poi attraverso la finestra ovale nell’ orecchio interno . La finestra ovale è un foro nel cranio rivestito da una membrana tromba di Eustachio
  • 130. la Tromba d’Eustachio collega l’orecchio medio con il naso. E’ un canale che ha due ingressi, uno nel cavo del timpano (sempre aperto) e l’altro nel rinofaringe (si apre ogni volta che deglutiamo o sbadigliamo). Il suo compito è di garantire che la pressione dell’ aria nell’orecchio medio sia uguale alla pressione dell’aria nell’ambiente esterno. L’equilibrio pressorio permette al timpano di vibrare liberamente.
  • 131.
  • 132. orecchio interno Finestra ovale  da l’avvio alla trasmissione dell’onda nella rampa vestibolare Finestra rotonda ⇦ scarica la trasmissione dellonda dalla rampa timpanica all’orecchio medio
  • 133.
  • 135. La sezione trasversale della coclea mostra che al suo interno si trovano 3 canali pieni di liquido: Il dotto vestibolare superiore Il dotto timpanico inferiore Il dotto cocleare mediano
  • 136. coclea Totalmente membranosa membranosa Lamina spirale ossea Membrana tettoria Organo del Corti scala vestibuli scala timpanica scala media membrana di Reissner membrana basilare
  • 137. canale mediano perilinfa perilinfa endolinfa membrana di Reissner membrana basilare membrana tettoria
  • 138. organo del Corti Alfonso, 1822-1876 cellule ciliate membrana tettoria
  • 139.
  • 140.
  • 141. L’organo del Corti Le vibrazioni della membrana basilare fanno avvicinale e allontanare dalla membrana tettoria le estensioni delle cellule ciliate
  • 142.
  • 143. La trasduzione nelle cellule cigliate Quando queste estensioni si piegano si aprono i canali ionici del K + I K+ entrano nella cellula che che sviluppa un potenziale generatore e libera un maggior numero di neurotrasmettitori nella sinapsi con il neurone sensoriale
  • 144.  
  • 145. Le caratteristiche fisiche della membrana basilare permettono la discriminazione delle frequenze sonore L’estremità vicino alla finestra ovale è stretta e rigida L’estremità vicino all’apice è più larga e flessibile La regione che vibra con più forza trasmette più potenziali d’azione al cervello
  • 146.
  • 147. tonalità del suono nell’uomo: 20-20,000 Hz nel cane: fino a 50 kHz nel pipistrello: fino a 100 kHz intervallo di udibilità alte frequenze toni alti basse frequenze toni bassi
  • 148.
  • 149. Il nervo acustico (ottavo nervo cranico) porta il messaggio sonoro fino al cervello, dove il suono viene interpretato e capito.
  • 150.
  • 151.
  • 152.
  • 153.
  • 154.  
  • 155. Un rigonfiamento alla base di ogni canale semicircolare contiene cellule recettrici le cui estroflessioni sono immerse in una cupola gelatinosa
  • 156.  
  • 157.  
  • 158.  
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  • 161.  
  • 162.  
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  • 169.
  • 170.
  • 171.
  • 172.
  • 173.
  • 175. Ciglia modificate immobili muco Cellule basali
  • 176.  
  • 177.  
  • 178.  
  • 179.  
  • 180.
  • 181.
  • 182.
  • 183. calice gustativo o gemma o bottone gustativo I calici gustativi sono strutture ovoidali annidate nell'epitelio pavimentoso pluristratificato della lingua formati da: cellule basali, di sostegno e sensoriali. bottone gustativo
  • 184.
  • 185. Cellule gustative in viola. In rosa le cellule di supporto Le gemme gustative contengono sino a 150 cellule recettrici in associazione con cellule di sostegno e basali che ricambiano in continuazione le cellule recettrici; le membrane apicali delle cellule recettrici possiedono microvilli che sporgono in un poro gustativo dove entrano in contatto con la saliva
  • 187.
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Editor's Notes

  1. The regional distribution of ion channels expression by hair cells has been studied using a preparation of crista slice developed by Masetto and Prigioni about 10 years ago. This preparation allows to perform patch clamp experiments on in situ hair cells from selected regions of the crista epithelium. This figure schematizes the crista of the chick semicircular canal as viewed from the top. The three regions that were distinguished in these mapping experiments are indicated here in green (peripheral region), yellow (intemediate region) and red (central region). Now, what you get when you slice the crista is something like this:
  2. The regional distribution of ion channels expression by hair cells has been studied using a preparation of crista slice developed by Masetto and Prigioni about 10 years ago. This preparation allows to perform patch clamp experiments on in situ hair cells from selected regions of the crista epithelium. This figure schematizes the crista of the chick semicircular canal as viewed from the top. The three regions that were distinguished in these mapping experiments are indicated here in green (peripheral region), yellow (intemediate region) and red (central region). Now, what you get when you slice the crista is something like this:
  3. The regional distribution of ion channels expression by hair cells has been studied using a preparation of crista slice developed by Masetto and Prigioni about 10 years ago. This preparation allows to perform patch clamp experiments on in situ hair cells from selected regions of the crista epithelium. This figure schematizes the crista of the chick semicircular canal as viewed from the top. The three regions that were distinguished in these mapping experiments are indicated here in green (peripheral region), yellow (intemediate region) and red (central region). Now, what you get when you slice the crista is something like this:
  4. The regional distribution of ion channels expression by hair cells has been studied using a preparation of crista slice developed by Masetto and Prigioni about 10 years ago. This preparation allows to perform patch clamp experiments on in situ hair cells from selected regions of the crista epithelium. This figure schematizes the crista of the chick semicircular canal as viewed from the top. The three regions that were distinguished in these mapping experiments are indicated here in green (peripheral region), yellow (intemediate region) and red (central region). Now, what you get when you slice the crista is something like this: